sabato 3 dicembre 2011

.. ritorno corto.

E comunque c'è una cosa che ancora m'infastidisce da morire.
Il pensiero che la mia immagine ti bastasse come Tutto, per amarmi.
Questa figurina che mi ritrovo appiccicata addosso, il volto, le mani, le labbra, il tono della pelle... che non è merito mio, che mi è capitata, e ti è capitata, ti bastava per farmi desiderare da te, e probabilmente, ti basta ancora.
E tutto il mio mondo, quello che sempre cerco di mettere di fronte a me e di fronte agli altri, il mio carattere, i miei interessi, le mie virtù e i miei difetti... quello che crea veramente il corpo di me... quello era secondario, sarebbe potuto essere un qualunque mondo, non avrebbe fatto differenza.
E infatti non l'ha fatta.
Io non l'ho fatta.

E quindi da subito ho avuto l'impressione che qualunque altro corpo con le mie fattezze (...e ce ne sono, ce ne sono!), avrebbe portato via quello sguardo che per me era fondamentale, vitale. E difatti così, in fin dei conti, è stato - com'era destinato ad essere.

E così di me non ti rimane niente. E a me di te nulla.


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