sabato 5 novembre 2011

Il tempo giusto

... allineato, a rimarcare un sintomo, una suggestione, un mancamento.
Perché quando è nuvoloso, lo stato di appannamento della luce riflette - si riflette - su un umore poco convinto che ogni tanto si può anche permettere di ripiegarsi su se stesso, e, in ginocchio, farsi un segno addosso in attesa di tornare ad essere ad un livello di percezione delle cose meno retrattile.

Lo so, ho mancato il mio giorno degli addii.

E finché non si è in grado di alzare il fazzoletto per aria e salutare, si subisce sempre la tristezza, lato opaco della malinconia, e si rimane ostaggio di un certo senso di mancanza.

Continuo a guardare le cose dall'altro lato di me.
Dal lato del vuoto dove io non esisto, ci credo che è vuoto.

E' di me che sento la mancanza. Mica di te.

2 commenti:

  1. :) mai come adesso
    ho bisogno di me...

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  2. ... si ma tu sei dentro, intorno, dietro e davanti. Sopra e sotto il tuo naso. Non puoi perderti, puoi solo allontanarti. E allora statti vicina, ma non ti nascondere. :)

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