Una condizione di sostentamento con poco ossigeno crea sempre qualche problema.
Se l'aria è poca, poca sarà sempre anche la possibilità del pensiero di costruire in se stesso una soluzione di ampliamento e di spazio, in cui far stare comodo chi pensa e chi ragionerà con chi sta pensando.
Luce e aria sono il minimo a cui si deve aspirare. Ci tendono i rami degli alberi con intenzione e inclinazione, e c'è un motivo. Il sottobosco è più intenso ma rimane in basso, pieno di profumo e d'emozione. Ma questo non è tolto alle radici degli alberi che, con più possibilità, lasciano che il proprio fusto e le proprie braccia arrivino alla luce più calda e all'aria più leggera.
Eccola qui, la fotografia della migliore situazione. Tutta in-tensione verso luce e aria.
Me ne accorgo sempre quando sono schiacciata a terra.
"Il tuo spirito brilla... ogni tanto si fa buio... e lui brilla più forte."
Ma il Natalone è in arrivo, tanto per prendere una boccata d'aria.
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