Quest'insistente punta di insoddisfazione che continua a premere quest'anno
mi ha quasi rotto le palle.
E se dobbiamo poi continuare a nascondere speranze in allegorie che ci facciano almeno credere che se anche la forma non è un granché e il sapore nemmeno, prima o poi a forza di ingoiare arriva la marmellata, io mi sono stufata pure di quello.
Essere luminosi e sacri, questo chiedevo.
E gli esseri luminosi e sacri che vedo, vedo anche che come me si stanno arrotolando su se stessi per brillare un po' di meno, che a tutto 'sto buio danno fastidio.
Rivendico diritti brillanti e spogli - come gli alberi d'inverno - che sono morti solo per finta, e che non si vergognano delle loro cortecce.
Lo so, non mi riconosco. Sono torbida come un pozzo di pece. Tra l'altro prendo fuoco facile come lei.
Ma almeno brillo.
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